Boolean Careers

Essere insegnanti non è facile.

Questa è una delle motivazioni per cui, sin da quando ho finito la scuola, ho pensato che non avrei mai fatto questo lavoro.

Non si parla semplicemente di conoscenza tecnica su quello che si insegna.. tutti possono parlare di quello che sanno.

Ma spiegare davvero, trasmettere ad un'altra persona delle conoscenze.. questa è tutta un'altra storia!

Da un insegnante è richiesto implicitamente una buona oratoria :

come si può ascoltare e comprendere al meglio le informazioni se vengono esposte male?

O se si è monotoni e si scatena uno sbadiglio ogni 5 minuti?

O se i concetti vengono spiegati in maniera troppo articolata?

Soprattutto in un campo come quello della programmazione si può dire che ciò che viene messo alla prova è proprio rendere semplici concetti che in realtá sono complessi.

Più che una sfida sulle capacità tecniche (hard skills) questa è una sfida sulle qualità di una persona (soft skills).

Proprio per questo ho accettato questa opportunità.. volevo migliorare me stesso non solo in ambito tecnico, ma soprattutto nelle mie qualità.

In un lavoro come quello del programmatore si tende a dare più importanza a diventare bravi e professionali sul codice; risulta invece molto più complesso riuscire bene nel dialogare con altre persone, esporre un progetto o anche integrarsi in un team.

Quella di Boolean è stata una chance per crescere in modo diverso.. un’esperienza alternativa che ha portato un valore in più nel mio lavoro.

Boolean Careers è un’azienda che offre un corso intensivo di 6 mesi con l’obiettivo di formare persone che non sanno nulla (o quasi) di programmazione e portarli a essere dei Junior Full-Stack Web Developer.

Si parte da concetti semplici come HTML e CSS, per passare poi a Javascript e ad alcune librerie come JQuery, Handlebars, Moment e altre ancora, passando da SASS arrivando fino a PHP, vedendo infine Laravel ed un introduzione di Vue.js.

Sono davvero tantissime informazioni, ed è per questo motivo che il corso è full-time.

Si fa una lezione teorica di 3 ore e mezza al mattino, per lasciare le restanti ore al pomeriggio ad un esercizio pratico per provare da sé le cose spiegate poco prima.

La cosa che non avrei mai pensato potesse succedere è stata imparare qualcosa di nuovo a livello tecnico.. effettivamente dentro di me pensavo: “Cosa dovrei ancora scoprire su concetti semplici come questi?”.

Invece, rispondendo ai diversi dubbi e problemi degli studenti e dovendo spiegare il motivo per cui succedevano certe cose sul codice, alla fine imparavo in maniera più profonda perché si verificano determinati problemi. Così ho imparato meglio anche io.

Questa è stata la prima lezione che ho ricevuto : mai pensare di aver compreso ormai tutto di una determinata tecnologia.. per quanto semplice sia.

Un’altra cosa molto importante che ho imparato a fare è stata rimanere positivo per aiutare altri.

In un corso del genere gli studenti devono affrontare parecchie difficoltà, soprattutto a livello psicologico.

Diversi di loro partecipano a questo corso per cambiare la loro vita.. mettono in gioco il loro futuro.
Alcuni lasciano un lavoro che fanno da anni, quindi un’entrata economica sicura, per iniziare questo percorso.
È quindi più che normale che di fronte alle sfide che affrontano, provino una certa ansia e preoccupazione.

In alcune fasi del corso, infatti, si ritrovano a far fronte a concetti complessi, e solo un programmatore sa davvero come ci si sente a essere continuamente sconfitto da una macchina perché il proprio ragionamento è sbagliato.

Un programmatore che lo fa di professione ormai convive con questa emozione e sa gestirla.. per persone che approcciano a questi aspetti per la prima volta invece è diverso.

Comprendere questo ti aiuta ad essere un supporto per loro.. capisci quanto sia importante incoraggiarli e fargli capire che tutto questo è normale e che le cose miglioreranno.. in 6 mesi è facile demotivarsi, quindi è necessario essere insegnanti ma anche motivatori e saper essere un amico.

La seconda lezione che ho imparato è stata : un insegnante deve essere un compagno che fa un pezzo di strada insieme a te.

Un’ultima sfida che ho affrontato è stata immedesimarmi nel percorso dei miei studenti.

Capire davvero come vengono appresi certi concetti non è affatto facile (ci sarebbe bisogno di poter entrare nel cervello di ogni studente per saperlo, ma dubito che rispetti le norme sulla privacy! Hahahaha).

Trasmettere quindi il giusto ragionamento sul codice che si scrive è un impresa ardua.

Questo però mi ha aiutato a capire come poter rendere più semplici i concetti, a prevedere alcuni dubbi spiegando o facendo esempi che lasciano spazio a meno perplessità.

Si può sempre migliorare su questo aspetto.. non credo possa esistere una certa combinazione di parole che riesce a spiegare qualsiasi cosa.. ma in fin dei conti è il bello di questo lavoro: cercare di migliorare sempre di più il proprio modo di essere!

Ecco la terza lezione : un insegnante deve spiegare le cose in modo semplice.

E siamo arrivati alla parte più bella: il momento della fine del corso.

É veramente una soddisfazione incredibile quando, arrivati alla fine, si vede che progresso hanno fatto gli studenti..

da come impazzivano per un semplice div in HTML ad adesso che impazziscono su problemi più simili a quelli che affronto io, più complessi..

da come erano fragili e insicuri ogni volta che il codice non funzionava ad adesso che non si perdono d’animo e la prendono sul ridere cercando di capire cosa devono aggiustare..

da come questo sogno di diventare programmatori era lontano a come effettivamente quel sogno si è realizzato e riescono ad entrare in questo fantastico mondo!

Nessuno ha mai detto che era facile.. ma che era possibile!

È davvero bellissimo come anche in poco tempo si instauri un rapporto così profondo con gli studenti che hai seguito..
per quanto non sia mai stato assieme a loro fisicamente in un’aula è come averli avuti ospiti a casa mia per 6 mesi..
ed è altrettanto piacevole quando ci si ritrova tutti assieme ad un aperitivo e si parla della strada che si è fatta dalla fine del corso fino a quel momento.

Sono davvero contento di aver contribuito a far cambiare vita a diverse persone, ma soprattutto di averli conosciuti e aver fatto parte di un pezzo della loro storia.

È sempre un piacere quando li sento, o quando vedo su Linkedin qualche loro progetto personale che stanno facendo.. vedere i risultati che hanno raggiunto mi fa essere orgoglioso di loro!

Davvero ragazzi, complimenti per l’impegno che ci avete messo.. siete stati tutti grandiosi!